Ho sempre avuto una grande curiosità verso il gioco degli scacchi perché mi hanno sempre attratto i giocatori che mettevano in atto le loro strategie. Nella mia famiglia nessuno sapeva giocare a scacchi ad eccezione di un mio cugino più grande così, senza perdere l’occasione, ho cercato al più presto di farmi insegnare ma, quel poco che sapeva, non era del tutto esatto. La curiosità di saperne di più, tuttavia, non cessava così decisi di cercare altrove scoprendo un forte giocatore del mio paese e rivolgendomi a lui con molto entusiasmo riuscii a prendere delle vere e proprie lezioni di scacchi. 

In poco tempo mi ha dato un’infarinatura sulle mosse di ogni pezzo e mi ha subito proposto una partita in cui, ovviamente, mi ha battuto. Nella seconda lezione provò a farmi imparare a memoria una serie di complicatissime mosse di apertura e nella terza mi diede un enorme libro da studiare; dopo quelle lezioni abbandonai tutto pensando di non essere portato per questa attività. 

Nonostante ciò continuavo a mostrare un certo interesse per questo gioco e tutte le volte che c’era l’occasione di giocare non mi tiravo indietro. Avevo 26 anni quando, per caso, l’occhio mi cadde su un manifesto di un corso di scacchi e decisi di iscrivermi. Il nuovo istruttore mi spiegò solo le basi ma compresi che tutto il resto si fondava su comprensione e strategia, ciò mi rese volenteroso di approfondire l’argomento ed, in brevissimo tempo, divorai svariati libri, riviste e articoli cercando un metodo schematico e veloce per imparare i concetti fondamentali del gioco… ma si trovava con difficoltà, sparso e solo a sprazzi, e capii che un metodo del genere avrei dovuto crearmelo io.

 L’anno dopo affrontai per la prima volta il campionato nel circuito Gran Prix arrivando secondo nella mia categoria ma il successo più grande fu al mio primo torneo ufficiale, il torneo Internazionale di Spilimbergo, dove un secondo posto mi garantì la promozione direttamente alla terza categoria nazionale seguita, dopo solo un anno e mezzo alla promozione, dalla seconda categoria nazionale. Nel frattempo accadde un fatto: un giorno, mentre stavo giocando al centro sportivo con un amico, si avvicinarono due ragazzini incuriositi che mi chiesero spiegazioni sul gioco e vidi sulle loro facce un grande interesse, che con un po’ di allenamento li portò buoni risultati fin dai primi tornei. 

Questo mi fece capire che il metodo di apprendimento schematico e semplice che avevo creato per me poteva essere condiviso con altri e questa idea mi piacque subito tanto da appassionarmi molto all’insegnamento così che dall’autunno del 2013 iniziai a lavorare per la prestigiosa scuola scacchi “Torre&Cavallo” seguendo il settore giovanile, all’epoca la scuola aveva meno di 10 ragazzi sotto i 16 anni tesserati, in meno di 4 anni sono saliti a più di 70.
Un anno dopo fondai anche la mia prima scuola di scacchi chiamata “La Compagnia della Torre” (in 4 anni sfiorò i 100 tesserati) che però poi abbandonai nell’estate 2018 per creare una nuova realtà che utilizzasse esclusivamente il mio metodo, ovvero “Alfieri del Garda – Chess Academy”, l’unica scuola di scacchi che può vantare l’utilizzo del “AdG Academy Method”, il metodo con il quale tutti, da 5 ai 95 anni, possono imparare a giocare e divertirsi, avviando anche uno speciale programma per l’insegnamento degli scacchi ai non vedenti con eccellenti risultati.